Taranto, Puglia, Italia

vittorio.semeraro@asl.taranto.it

Alcolizzazione del ganglio celiaco

Il plesso celiaco è una struttura nervosa che si trova nell’addome, al di sotto del diaframma, che fornisce innervazione a molti organi addominali come il duodeno, lo stomaco, il fegato, le vie biliari e il pancreas. È dunque responsabile della trasmissione del dolore derivato da molte patologie, tra cui il tumore del pancreas. Molto spesso tale patologia è accompagnata da dolore severo, non gestibile attraverso la sola terapia farmacologica che, oltre ad essere insufficiente, talvolta si accompagna ad effetti collaterali notevolmente disabilitanti per il paziente.

La neurolisi del plesso celiaco è una tecnica che prevede la lesione del plesso mediante l’iniezione di sostanze alcoliche sotto guida TC. In seguito a tale lesione si interrompe la trasmissione nervosa dal pancreas. Per tale motivo, in una percentuale di pazienti che va dal 70 al 90% tale procedura allevia totalmente o parzialmente il dolore, permettendo la riduzione dei dosaggi di analgesico in uso. Nel 10-24% dei pazienti il dolore è totalmente abolito. In alcuni casi si riduce anche la sensazione di nausea e vomito che si associa spesso al tumore del pancreas.

La procedura viene eseguita in regime di ricovero, degenza di una/due notti, salvo  complicanze, in anestesia locale e blanda sedazione.  Il paziente dovrà pertanto sospendere l’assunzione di farmaci anticoagulanti prima della procedura in tempi sufficienti a ripristinare una coagulazione normale (secondo indicazione del curante – dipende dal tipo di anticoagulante) La terapia anti-ipertensiva andrà sospesa la mattina dell’invento. Le altre terapie, invece non andranno sospese, salvo diverse

indicazioni mediche. Inoltre bisognerà rispettare il digiuno di per almeno 8 ore, mentre per i liquidi chiari (acqua) bastano 4 ore di digiuno.

Dopo la procedura si consiglia il riposo a letto per almeno 12 ore

La procedura si esegue Sotto guida TC, in posizione prona e sotto monitoraggio anestesiologico. 

CONTROINDICAZIONI

Coagulopatia intrattabile

Condizioni che aumentano il rischio di sanguinamento

Aneurisma dell’aorta addominale/ trombosi parietale dell’aorta

Infezione intra addominale o sepsi

Ostruzione intestinale

RISCHI ED EFFETTI COLLATERALI

Il blocco del plesso celiaco come tutte le procedure mediche può essere gravato da complicanze. Alcune sono dovute agli effetti diretti della lesione nervosa, altre sono complicanze dovute a lesioni accidentali di organi e strutture che avvengono durante la procedura. Queste ultime, già rare, sono ancora più rare da quando si sono sviluppate le tecniche guidate da immagini radiologiche, in particolare se effettuate sotto guida TC.

Le complicanze descritte sono le seguenti:

  • Dolore di schiena (circa 96% dei pazienti) spesso irradiato alla spalla. In genere svanisce entro 72 ore dalla procedura
  • Diarrea (circa 44% dei casi) autolimitante nella maggioranza dei pazienti. Nei pazienti che svilupperanno diarrea incoercibile si provvederà alla somministrazione di farmaci vagolitici per il trattamento della stessa.
  • Ipotensione arteriosa (circa 10%–52% dei casi), pertanto verrà effettuata infusione preventiva di liquidi al fine di prevenire fenomeni ipotensivi. In caso di ipotensione durante la procedura potrebbe esserci bisogno di somministrare farmaci  vasocostrittori (noradrenalina).
  • Ascesso retroperitoneale (raro);
  • Puntura accidentale di un vaso sanguigno(raro);
  • Pneumotorace(raro);
  • Iniezione intravascolare della sostanza alcolica(raro);
  • Empiema(raro);
  • Puntura del rene ed ematuria(raro);
  • Infezioni e infarti di fegato e milza(raro);
  • Peritonite(raro);
  • Embolia polmonare(raro).
  • Paralisi degli arti inferiori e perdita della funzione degli sfinteri vescicali (incontinenza) . Molto rara, specie se TC guidata.

LIMITI

Il trattamento del dolore potrebbe non essere totale e riguarda solo il dolore proveniente dal pancreas e dagli organi dell’alto addome (dolore viscerale). Tale trattamento non è efficace per il dolore di origine muscolare o scheletrica (dolore somatico) o per il dolore proveniente da altre sedi.