Taranto, Puglia, Italia

vittorio.semeraro@asl.taranto.it

Fibromi uterini

I fibromi uterini, noti anche come miomi uterini o leiomiomi, sono tumori benigni che si sviluppano nel tessuto muscolare liscio dell’utero (miometrio). Essi sono una delle patologie più comuni del sistema riproduttivo femminile. Vediamo una descrizione dettagliata di questa condizione:

Introduzione: I fibromi uterini sono formazioni nodulari composte principalmente da tessuto muscolare liscio e tessuto fibroso. Possono variare in dimensioni, dalla dimensione di un pisello a noduli molto grandi che occupano una parte significativa dell’utero. La maggior parte dei fibromi è benigna, il che significa che non sono tumori cancerosi.

Epidemiologia: I fibromi uterini sono comuni nelle donne in età riproduttiva, in particolare tra i 30 e i 50 anni. La loro incidenza diminuisce dopo la menopausa poiché l’ormone estrogeno, che gioca un ruolo nella loro crescita, è prodotto in minor quantità.

Sintomi: I fibromi uterini possono essere asintomatici e vengono spesso scoperti casualmente durante un esame pelvico di routine o durante un’ecografia. Tuttavia, quando i fibromi sono di dimensioni più grandi o sono presenti in numero considerevole, possono causare una serie di sintomi, tra cui:

  1. Menorragia: Sanguinamento mestruale abbondante e prolungato.
  2. Metrorragia: Sanguinamento tra i periodi mestruali.
  3. Dolore pelvico: Può manifestarsi come crampi o dolore costante nella regione pelvica.
  4. Aumento della frequenza urinaria: Fibromi di grandi dimensioni possono esercitare pressione sulla vescica e causare la necessità di urinare più spesso.
  5. Sensazione di pienezza o gonfiore nell’addome inferiore: Questo può verificarsi quando i fibromi diventano abbastanza grandi da causare un ingrossamento dell’utero.
  6. Difficoltà nella gravidanza: In alcuni casi, i fibromi possono influire sulla capacità di concepire o aumentare il rischio di aborto spontaneo.

Diagnosi: La diagnosi di fibromi uterini inizia con un esame pelvico, durante il quale il medico può rilevare un ingrossamento o masse nell’utero. Per confermare la diagnosi e valutare l’ubicazione, il numero e le dimensioni dei fibromi, possono essere eseguiti esami di imaging, come l’ecografia transvaginale o l’isterosonografia. In alcuni casi, può essere necessario eseguire una risonanza magnetica o una isteroscopia (utilizzando un endoscopio per visualizzare l’interno dell’utero).

Terapia: Il trattamento dei fibromi uterini dipenderà dalla gravità dei sintomi, dalle dimensioni e dalla posizione dei fibromi e dalle preferenze della paziente riguardo alla futura fertilità. Le opzioni di trattamento possono includere:

  1. Osservazione: Se i fibromi sono piccoli, asintomatici o non causano problemi significativi, il medico può raccomandare di monitorare la situazione con esami periodici.
  2. Farmaci: Alcuni farmaci possono essere prescritti per ridurre il sanguinamento e i sintomi associati ai fibromi. Questi farmaci possono temporaneamente ridurre la loro dimensione o rallentarne la crescita, ma non li eliminano completamente.
  3. Intervento chirurgico: Esistono diverse procedure chirurgiche per rimuovere i fibromi uterini, tra cui la miomectomia (rimozione dei fibromi mantenendo l’utero intatto) o l’isterectomia (rimozione dell’intero utero). La scelta dipenderà dalla situazione specifica e dai desideri della paziente riguardo alla futura fertilità.
  4. Embolizzazione dell’arteria uterina: Questa procedura, simile all’embolizzazione radiologico interventistica per il varicocele femminile, coinvolge l’inserimento di un catetere attraverso un’arteria per occludere le arterie che alimentano i fibromi, riducendo così il loro flusso di sangue e causandone il restringimento.

Efficacia del trattamento: L’efficacia del trattamento dei fibromi uterini può variare a seconda della dimensione, del numero e della posizione dei fibromi, oltre che dalla scelta del trattamento stesso. In alcuni casi, i fibromi possono ridursi spontaneamente in dimensioni durante la menopausa, quando i livelli di estrogeni diminuiscono. Tuttavia, quando i sintomi sono significativi o c’è un rischio di complicanze, i trattamenti medici o chirurgici possono essere utilizzati con successo per alleviare i sintomi e migliorare la qualità di vita della paziente.