La crioablazione è una procedura medica che utilizza il freddo estremo per distruggere tessuti malati o anomali. Durante l’intervento, vengono inserite delle sonde criogeniche nella zona in cui si trova il tessuto da trattare. Successivamente, viene utilizzato un gas molto freddo, come azoto liquido o argon, per congelare il tessuto bersaglio. Questo processo di congelamento causa la morte delle cellule, eliminando così il tessuto indesiderato.
Nel contesto dei tumori renali, la crioablazione è spesso considerata come un’opzione di trattamento per i tumori di piccole dimensioni e localizzati. Questa tecnica offre un’alternativa meno invasiva rispetto alla chirurgia tradizionale, ed è particolarmente adatta per i pazienti che potrebbero non essere idonei o preferiscono evitare un intervento più invasivo. Tuttavia, la decisione di utilizzare la crioablazione dipende da diversi fattori, inclusa la dimensione e la posizione del tumore, lo stato di salute generale del paziente e le sue preferenze personali e soprattutto l’indicazione del team multidisciplinare.
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